Fase 2: le precauzioni per accogliere gli addetti alla consegna in casa propria

Il lock down a cui siamo stati sottoposti a causa del coronavirus ha provocato molti disagi. Alcuni sono stati maggiormente messi in evidenza in queste settimane mentre altri sono stati tralasciati.
È il caso di tutte le persone che hanno acquistato complementi d'arredamento a rate ma purtroppo non hanno ricevuto i mobili che dovevano essere consegnati.
Oltre al danno anche la beffa, infatti queste persone hanno iniziato a pagare le rate per l'arredo ma si sono ritrovate a passare la quarantena in situazioni adattate.
C’è chi aveva ordinato la cucina, ma non essendo stata consegnata non ha potuto trasferirsi. Di conseguenza si è ritrovato a vivere il lock down a casa di qualche parente e con le rate della cucina stessa da pagare.
Per fortuna questo inferno sembra avvicinarsi alla fine perché con l’avvento della fase 2 saranno effettuate tutte le consegne in sospeso.
Se da un lato c’è la felicità di completare finalmente l’arredamento della propria casa dall’altro la paura di avere contatti con degli sconosciuti.

Pertanto forniamo alcuni semplici consigli sull’accoglienza degli addetti alla consegna e al montaggio in casa propria.

• Assicurarsi che tutti gli addetti siano muniti di mascherina, guanti protettivi e copriscarpe monouso.
• Evitare qualsiasi contatto con gli addetti e mantenere sempre la distanza di sicurezza di almeno un metro, lasciando loro lo spazio necessario per lavorare.
• Assicurarsi che gli addetti abbiano fornito un’autocertificazione che attesta l’assenza di alterazioni febbrili prima della partenza dal magazzino.
• Attendere che l’operazione di montaggio sia completa e che gli addetti si spostino prima di controllare che i mobili siano stati montati nel modo giusto e che non ci siano difetti.
• Effettuare una sanificazione dell'ambiente domestico quando gli addetti saranno andati via.

Seguendo queste piccole precauzioni non ci sarà di che preoccuparsi e finalmente si potrà iniziare a godere dei nuovi arredi.